Dike e l'unificazione del male

05.04.2020

L'unità è violenza e il male è la giustizia che rattrappisce i mondi. Gli universali sono parole e come la parola uccide il desiderio, l'universale addomestica l'immaginazione - stuprandola la possiede e soggioga. Queste le nostre tesi. Il giogo dell'Uno è l'invidia del molteplice e della sua consumazione in quanto apparire. Dike, universalmente inteso come Giustizia significa porre sotto un'unico principio e dunque aggiogare e soggiogare ciò che in quanto irriducibile all'unità perché sterminata proliferazione di pluralità, si pone come svincolato, scatenato - senza catene - e quindi negazione dell'Unificante. Si potrebbe affermare che l'istanza, l'ansia, il delirio di unificazione scaturisca o meglio, insorga epistemologicamente, quindi trascendentalmente, dalla impossibilità a in-formare di sé l'alerità. Originariamente il questo-qui deve essere l'universalizzabile categoria entro la quale assoggettare l'altrimenti sfuggente originario a sua volta, rispetto a una presunzione di originarietà che come tale - e come l'altro - si autopone volendosi principio. Empiricamente si dà sempre la confutazione dell'universale, ma la categoria è ampia e la sua violenza invisibile e tangibile allo stesso tempo. E allora questo-uomo non può che essere un uomo dell'umanità - e nella sua disperante de-terminazione un particolare, un dettaglio concreto, vivo, ma pur sempre un "limite" dell'altro da sé - l'universale violento che lo raccoglie, lo de-finisce, lo tra-scende. Il MALE che si genera dall'idea universale e dall'universale è la potenza che genera un mondo di nullificazione, che è l'essenza nichilistica che l'idea stessa comporta. Maj- radice sanscrita e indoeuropea rivela che il MALE, al di fuori di ogni determinazione religiosa e culturale è potenza che volge all'atto, non necessariamente distruttivo, ma implicante la nullificazione, il poter annullare qualcosa perché altro nasca. Così la generazione è pensata e vissuta come l'annientamento di ciò che precede a favore di ciò che deve venire alla luce - tale l'essenza del MALE. Il MALE così vuole non solo l'unità, ma anche la molteplicità ad essa riconducibile, in essa annullantesi già originariamente. Gioco delle implicazioni metafisiche dell'universale unificatore - Dike, giustificazione della tesi del dominio del nulla.

Giuseppe Paolo Carbone - Filosofo.
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